Il Manuale tenta dunque di fornire la nuova cassetta degli attrezzi per la contabilità pubblica e, in attesa della modifica della normativa nazionale, in questa edizione si è proceduto anche ad effettuare: i) una prima riflessione sulla tenuta del vigente dettato costituzionale e sulle necessarie modifiche innanzitutto della legge n. 196 del 2009 e della legge n. 243 del 2012; ii) una analisi applicata del primo Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e della nuovo Documento di finanza pubblica/relazione annuale, adottati in diretta applicazione del regolamento del nuovo PSC (Reg. 2024/1263/UE).
Altro grande tema affrontato in questa seconda edizione è l’implementazione del sistema di contabilità basato sul principio accrual (per competenza economica) unico per il settore pubblico, collegato al PNRR e in particolare alla Riforma 1.15 che converge – già in attuazione della Direttiva 2011/85/UE del Consiglio – sui principi e standard contabili per le pubbliche amministrazioni (IPSAS /EPSAS ) e che oggi si innesta nel più ampio processo di modifica del Patto di stabilità e crescita con riferimento alla Direttiva 2024/1265, che modifica la summenzionata direttiva sui quadri di bilancio degli Stati membri. Si fornisce dunque un quadro dei principi e delle regole del nuovo sistema contabile accrual unico per le pubbliche amministrazioni composto da: quadro concettuale; standard contabili ITAS, che definiscono le regole di rilevazione, valutazione e presentazione degli eventi di gestione; piano dei conti multidimensionale; un processo di riforma destinato ad aprire interessanti riflessioni scientifiche su contenuti, compatibilità e ricadute del nuovo modello di contabilità economico-patrimoniale accrual.
Sia pur con una portata prevalentemente nazionale, l’altro grande tema che caratterizza questa seconda edizione è quello della responsabilità amministrativa per danno all’erario di cui si dà conto delle modifiche apportate dall’art. 21, decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, sia a regime, connotando l’elemento psicologico (lo si vedrà non solo del dolo) in chiave penal-erariale; sia eccezionali e temporanee, con la previsione dell’ancora vigente “scudo erariale”. Si analizzano dunque: i) l’evoluzione giurisprudenziale sul tema della responsabilità amministrativa intervenuta post riforma del 2020; ii) la sentenza della Corte Costituzionale n. 132 del 2024, che contestualizza lo scudo erariale nell’ambito di un processo di riforma volto a rafforzare la dimensione efficientistica delle amministrazioni pubbliche orientate al risultato e dove la “fatica dell’amministrare” induce il legislatore a trovare un nuovo punto di equilibrio per la responsabilità amministrativa ; iii) la prospettiva de iure condendo dei contenuti della riforma della responsabilità amministrativa e più in generale delle funzioni della Corte dei conti avviata con AS 1621 del 2023, oggi incardinato al Senato AS 1457 del 2025.
Seguono una serie di interventi puntuali sui capitoli del manuale con l’obiettivo di aggiornare il testo rispetto alle modifiche normative, organizzative e/o delle evoluzioni giurisprudenziali intervenute rispetto alla precedente edizione, in particolare con riferimento:
i) al bilancio finanziario, di cui si aggiorna l’analisi alla struttura di missioni programmi e azioni previsti nella legge di bilancio per il 2025 e - quanto all’iter di approvazione parlamentare - si dà conto delle distorsioni applicative verificatesi nella prassi e della collegata ordinanza della Corte costituzionale n. 17 del 2019 sul conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato;
ii) ai soggetti tecnici, di cui si evidenziano le modifiche organizzative che hanno interessato i Dipartimenti del Mef, le Agenzie e il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) in riferimento all’obiettivo di orientare gli investimenti pubblici allo sviluppo sostenibile, anche dando conto dell’evoluzione nella programmazione delle infrastrutture strategiche nel lungo iter dalla legge obiettivo, all’analisi dei vari Piani delle infrastrutture strategiche, sino alla Missione 3 del PNRR;
iii) al giudizio di parificazione della Corte dei conti, aggiornandolo con le evoluzioni della giurisprudenza costituzionale in riferimento ai parametri per sollevare questione di legittimità davanti alla Consulta, commisurati alla peculiarità del giudizio a quo; iv) ai beni pubblici per i quali è stato effettuato un aggiornamento sui focus di approfondimento relativi: 1. alla evoluzione della giurisprudenza della Corte dei conti sull’applicazione del principio di redditività nella gestione degli stessi;
2. all’affidamento degli impianti sportivi comunali, tenendo conto del mutato scenario a seguito dell’entrata in vigore del terzo Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36), delle riforme intervenute sul c.d. Codice del Terzo settore (decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117), del riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201) e del riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi (decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 38); 3. alla evoluzione normativa e giurisprudenziale in tema di concessioni autostradali anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 218 del 2021 e della disciplina contenuta nel terzo Codice dei contratti pubblici.
È evidente che siano di fronte a un percorso di riforma “in cammino” e sono dietro l’angolo anche le necessarie modifiche alla normativa nazionale per il recepimento del nuovo patto di stabilità e crescita; dunque la terza edizione del Manuale è già nei miei pensieri.