La nascita dell`Unione economica e monetaria, la sua crisi e la risposta dell`Unione europea
l’Università di Londra. È professore di Diritto dell’economia presso il Dipartimento di Scienze giuridiche e direttore della Scuola di Dottorato in Scienze giuridiche ed economiche dell’Università degli Studi di Verona. È componente della Society of International Economic Law (SIEL), dell’Association internationale de Droit Économique (AIDE) e dell’Associazione dei Docenti in diritto dell’economia (ADDE). È membro del Comitato di redazione della Rivista italiana di diritto pubblico comunitario. È stato visiting scholar presso il Collège d’Europe (Bruges) e presso la Juristichen Fakultät della Humboldt-Universität zu Berlin e ha tenuto lezioni in varie università straniere. Tra i progetti di ricerca cui attualmente partecipa vi sono “Processi decisionali e fonti del diritto” finanziato dal Centro di eccellenza per la ricerca su diritto, tecnologie e cambiamenti (IUSTeC) del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona e “The Basel Banking Rules: Investigating their Legality, Legitimacy and Effectiveness”, finanziato dall’Università di Verona. Le sue ricerche hanno ad oggetto principalmente la disciplina dei mercati finanziari e delle attività di intermediazione finanziaria, nella sua dimensione internazionale, dell’Unione europea e nazionale. Tra i profili di particolare approfondimento vi sono gli assetti pubblici di vigilanza e i rapporti tra finanza e nuove tecnologie.
Il principio dello Stato di diritto è entrato a far parte del patrimonio giuridico dell’Unione europea in tempi relativamente recenti. La sua collocazione tra i valori sui quali si fonda l’Unione europea ha trovato un riconoscimento definitivo, in forza dell’articolo 2 del TUE, a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, secondo il quale “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”.
Tra protezione degli interessi economici dell’Unione europea e nuove sfide poste da bitcoin e criptovalute
Dal regolamento (CE) n. 1/2003 alla direttiva ECN+